martedì 10 febbraio 2009

Testamento biologico

Prendendo spunto dalla cronaca di questi giorni non mi dilungo ad esprimere giudizi sulla vicenda di Eluana Englaro ognuno di noi ha le proprie idee e la propria coscienza, ad ognuno è garantito di poter pensare con la propria testa, tutti dovrebbero solamente avere rispetto per Eluana come per qualsiasi altra persona che viene a mancare e fare un po' di silenzio.
In questi giorni mi sono soffermato più che altro a pensare a quello che vorrei io nell'eventualità di trovarmi in quelle condizioni, nell'impossibilità di comunicare con il mondo esterno e magari voler dire "mi va bene vivere così" o "lasciatemi morire... staccate quella maledetta spina"; pensare quindi alla necessità che la gente sappia cosa uno pensa, cosa uno desidera.
I nostri politici più che accanirsi a dare la colpa di tutto all'altra fazione dovrebbero trovare il modo, una formula corretta, perché ognuno possa decidere per se stesso, e non tocchi a qualcun altro decidere per lui. Il testamento biologico potrebbe essere un documento necessario, con cui una persona esprime, nel pieno delle sue facoltà mentali e certi della originalità del documento, le proprie scelte su come farsi curare e cosa dovrà essere fatto nell'eventualità che non sia in grado di comunicarlo o decidere per se stessa.
Vista la momentanea mancanza di una normativa al riguardo ho pensato all'utilità che questo blog potrebbe avere per esporre quello che può essere il mio di testamento biologico. Ci sto pensando, nel frattempo l'ho anche abbozzato, e magari nei prossimi giorni lo pubblicherò perché ne rimanga traccia.

1 commento:

  1. "Io amo la vita. Vita è la donna che ti ama, il vento tra i capelli, il sole sul viso, la passeggiata notturna con un amico. Vita è anche la donna che ti lascia, una giornata di pioggia, l’amico che ti delude. Io non sono né un malinconico né un maniaco depresso – morire mi fa orrore, purtroppo ciò che mi è rimasto non è più vita – è solo un testardo e insensato accanimento nel mantenere attive delle funzioni biologiche. Il mio corpo non è più mio ... è lì, squadernato davanti a medici, assistenti, parenti."

    Piergiorgio Welby

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